La vaporizzazione esplosiva si verifica quando impulsi laser brevi e termicamente localizzati determinano l'innalzamento della temperatura dei granuli del tatuaggio fino a raggiungere 1000°C. Con la diffusione del calore nel tessuto, l'acqua contenuta nello stesso si riscalda rapidamente oltre il suo punto di ebollizione e diventa surriscaldata. Una volta nucleata, l'acqua surriscaldata bolle con forze esplosive, causando la rottura delle cellule residenti, quali i macrofagi e i fibroblasti (per i granuli del tatuaggio) e i melanociti e cheratinociti (per i melanosomi), e il rilascio del pigmento nel citoplasma dove l'organismo è in grado di eliminarlo.